Questa guida nasce con l'intento di sfatare varie leggende metropolitane in giro quà e là per il web (persino sui forum più rinomati) e far finalmente chiarezza in merito all'utilizzo del PTFE nei moderni motori a combustione interna, siano essi Diesel (o ciclo Otto), benzina o GpL.
Cos'è il PoliTetraFluoruroEtilene (PTFE):
Commercialmente meglio conosciuto col nome Teflon ( nome del primo brevetto ) il PoliTetraFluoruroEtilene è un fluoro-polimero ottenuto da sintesi chimica attraverso processi industriali in raffineria.
Storia, Qualità e Pregi del materiale:
Il PTFE, come le più grandi invenzioni dell'uomo moderno, fu scoperto solo per caso dallo scenziato Roy Plunkett nel 1938 mentre si cercava di creare invece un nuovo tipo di liquido CFC refrigerante. La cosa straordinaria che suscitò l'immediato interesse dello stesso Plunkett fu l'aver notato che il contenitore d'acciaio in cui erano avvenuti i processi di polimerizzazione del materiale era diventato estremamente "scivoloso" se sfregato con altri oggetti, come quelli che stava utilizzando per ripulire il tutto.
Da quì decise di lasciar perdere il refrigerante per dedicarsi a capire cosa avesse scoperto, e nelle settimane che seguirono, facendo le dovute prove di laboratorio e vari esperimenti, trovò che il materiale mostrava le seguenti proprietà:
Densità = 2.2 g/cmc
Temp. d'instabilità molecolare = 327°C
Coefficente d'attrito = 0.05 - 0.1 ( praticamente quasi nullo )
Inoltre la sostanza si mostrava Inerte, cioè non reagiva se a contatto con agenti chimici, e assolutamente non tossica ( fatta eccezione che per i casi d'ingestione in quantità).
Campi d'applicazione del PTFE:
Ad oggi l'uso del Teflon è molto diffuso, ed in moltissimi e più svariati campi, come ad esempio per la produzione di:
pentole con fondo antiaderente (non l'avreste mai detto, vero?!), giubbotti antiproiettili, i piedini del vostro mouse, fibre sintetiche, isolanti elettrici, in pirotecnica, oggetti per piercing e chirurgici in genere, illuminotecnica,per parti di macchinari per raggiX... per non parlare delle applicazioni in campi di Alta Ingegneria come quello aerospaziale.....
...........ma soprattutto è conosciuto ed utilizzato come materiale ANTI ATTRITO !!!
Applicazione specifica come super lubrificante in motori a scoppio:
I primi esperimenti applicativi in campo motoristico vennero condotti niente di meno che dalla NASA verso gli anni '50, e a dirla tutta ebbero dei risultati deludenti rispetto all'enorme potenziale del materiale in questione.
Per avere risultati sensibilmente apprezzabili si devono attendere gli anni '90; infatti coll'avvento delle nuove tecnologie di raffinazione e produzione del materiale polverizzato in forma grezza ( che adesso riesce a raggiungere dimensioni infinitamente piccole, dell'ordine del millesimo di millimetro ) vengono superate le difficoltà iniziali riscontrate dall'autorevole Agenzia Aerospaziale Americana. Quest'ultimi infatti non riuscivano a rendere la polvere di PTFE tanto sottile da farla passare dal filtro olio senza che questi s'occludesse (ora viene da ridere, ma all'epoca era davvero un limite tecnologico per gli scenziati NASA), col risultato che l'olio motore surriscaldava troppo deteriorandosi e comprometteva significativamente l'efficenza e la durata del propulsore usato per i test.
Oggi i risultati in questo campo sono decisamente migliori, ed esaltano a pieno le potenzialità del PTFE;
l'impiego di nanoparticelle di materiale grezzo riesce a passare indisturbato dai moderni filtri olio delle nostre vetture, e siccome vengono abbattuti fino all'80% degli attriti volventi causati dagli sfregamenti dei corpi a stretto contatto (cilindro-pistone), le temperature d'esercizio del propulsore si mantiene di qualche grado più bassa del normale, i consumi e le emissioni inquinanti si riducono, la potenza istantanea aumenta e la vita del nostro motore si allunga!!!
La domanda spontanea... e la risposta logica:
Spesso mi si chiede ...ma come mai, se è vero che questo PTFE apporta questi benefici al motore, non viene prodotto un olio che lo contenga già di fabbrica?
Beh, la risposta è semplice da dare, ma vanno fatte ancora due precisazioni:
1) la quantità di PTFE da mettere nella coppa dell'olio è funzione della stessa quantità dell'olio, per la precisione NON si deve superare una certa % dichiarata dal produttore dell'additivo in questione;
2) la durata del microfilm antiaderente che si viene a formare tra le parti a contatto dura per circa 50000 - 100000Km, indipendentemente da quante volte si cambia l'olio.
Dal primo punto capiamo che un sovraddosaggio potrebbe risultare sconveniente, perchè alla lunga si otturerebbero i filtri olio (che comunque possono sempre esser sostituiti), e in casi estremamente remoti (casi di sovraddosaggio che superano di mooolto le dosi consigliate dalla casa) anche i condotti idro-pneumatici del comando delle valvole (per i pochi motori che li abbiano);
Dal secondo punto capiamo che il materiale persiste nel motore per tempi più lunghi dei normali tagliandi, e se gli oli in commercio avessero già all'interno il PTFE si ricadrebbe facilmente in sovraddosaggi accidentali di tipo esponenziale, da evitare per i motivi descritti.
Spero di avervi tolto qualche incertezza in merito all'argomento trattato, ma se ne doveste avere delle altre provate a contattarmi!
Ciao a tutti!!!